Reiki - trattamento
Reiki significa “energia vitale universale”, è un metodo di cura che consente, attraverso l’imposizione delle mani sui vari centri energetici della persona, di liberare il corpo e la mente dai blocchi psicofisici.
L’energia che viene trasferita aiuta ad entrare in contatto con la parte più profonda di noi stessi, sciogliendo ciò che ci impedisce di vivere in armonia.
Il Reiki è indicato per tutti gli stati emotivi che portano malessere quali ansia, irrequietezza, stress, tensione, rabbia, depressione, agitazione, apatia, tristezza, confusione mentale, insonnia, perdita di concentrazione e di vitalità.
Potremmo definire il Reiki come “il fuoco della vita” che risveglia le forze auto-guaritrici già contenute in ognuno di noi.
Il trattamento Reiki ha la durata di un'ora. La persona è sdraiata su un lettino, vestita e con gli occhi chiusi. L'operatore canalizzerà l'energia attraverso le mani e la irradierà in alcune zone del corpo del ricevente. L'intera sessione si svolgerà in silenzio.
IMPIEGO DEL REIKI
Testo del Prof. Paolo Lissoni, Istituto di Medicina Biologica, Milano
Il corpo umano è di natura sia chimica che energetica, essendo costituito da un universo di molecole interagenti fra loro e da un complesso flusso di energie, la cosiddetta bio-energia o energia vivente, la quale presiede alla regolazione di ogni processo biologico, sia metabolico che psico-emozionale. Pertanto, è possibile operare in senso curativo sia agendo a livello chimico-farmacologico che bio-energetico. Ovviamente l’azione bio-energetica richiede una ben definita conoscenza dei vari flussi energetici che scorrono lungo il corpo. Le principali tecniche bio-energetiche sono rappresentate dall’Agopuntura, dalla Pranoterapia e dal Reiki e di queste tecniche quella che trova progressivamente sempre più interesse nelle sue possibili applicazioni è la pratica del Reiki, la quale, in maniera affine a quella della Pranoterapia, concentra la sua azione in particolare sui sette centri bio-energetici, i chakra della Tradizione d’Oriente, disposti lungo la colonna vertebrale e che hanno nelle sette ghiandole endocrine il loro equivalete fisico-anatomico. Pertanto, attraverso una tecnica bio-magnetica, è possibile agire sul corpo biologico modulano l’attività delle ghiandole endocrine, con conseguenti effetti sia metabolici che psicologico-emozionali. La pratica del Reiki si è rivelata efficace nel trattamento dei vari disturbi emotivi connessi a tutte le gravi patologie sistemiche, in particolare l’ansia, la depressone del tono dell’umore, la nausea persistente, le turbe del sonno, l’astenia e lo stesso dolore, migliorando la qualità della vita dei pazienti, rivelandosi in questo modo una efficace terapia palliativa da associare alle cure convenzionali, semplice nel suo esercizio ed , in grado di coinvolgere nel profondo la persona, sia per migliorarne la sintomatologia clinica che in definitiva per potenziare la stessa funzionalità immunitaria, la cui efficacia viene ridotta da condizioni emotive quali l’ansia, la depressione e lo stesso dolore, e da cui dipende primariamente lo stato di salute o di malattia. Certamente l’inserimento di pratiche quali il Reiki in ambito Ospedaliero è segno di apertura della coscienza ad ogni tipo di sapere con potenziale e scientificamente documentata efficacia clinica.